10. Ottobre 2023

Rinnovamento presso l’azienda Müller Recycling per una purezza ancora maggiore nella cernita

«La sfida nel riciclaggio delle bottiglie per bevande in PET è oggi costituita dal grado di purezza richiesto per le diverse frazioni per raggiungere lo standard di idoneità all’uso alimentare» precisa il Direttore commerciale Thomas Müller.

Solo un elevato grado di purezza nella raccolta del materiale consente di ricavare PET riciclato di alta qualità per il riutilizzo nella produzione di bottiglie per bevande in PET. A tal fine, prossimamente l’azienda Müller Recycling AG con sede a Frauenfeld, il più grande centro di cernita di PET della Svizzera, si rinnoverà. Dopo quasi 20 anni di esercizio, uno dei due impianti di cernita andrà in pensione. A novembre, il vecchio impianto sarà sostituito da una nuova e innovativa unità di cernita. Inoltre saranno spostate l’accettazione merci e singole parti dell’impianto esistente. L’obiettivo è un grado di purezza maggiore per le singole frazioni, possibilmente già nella prima fase di cernita, ottenendo così una sostenibilità maggiore. Il nuovo impianto permetterà di suddividere una gamma di frazioni ancora più ampia facendole riconfluire nel ciclo chiuso.

Tre nastri di cernita per una purezza ancora maggiore

Da gennaio 2024, presso l’azienda Müller Recycling opereranno tre nastri di cernita ultramoderni. Ogni anno vengono suddivise e pressate in balle ben 23’000 tonnellate di bottiglie per bevande in PET. Nella prima fase, il materiale raccolto e consegnato viene suddiviso per colore e tipo di materiale in maniera completamente automatica. Vengono impiegati sensori di prossimità a raggi infrarossi per il riconoscimento del materiale e sensori ottici per l’individuazione del colore. Ma a Frauenfeld, l’azienda non vuole affidarsi solo alla tecnologia. «Per ottenere un grado di purezza di oltre il 99 % per quanto riguarda le bottiglie per bevande in PET raggiungendo il livello qualitativo richiesto per il ciclo chiuso, dopo la pre-cernita elettronica serve una cernita manuale.» Solo gli addetti alla cernita manuale sanno riconoscere che, ad esempio, una bottiglia trasparente per aceto o una bottiglia trasparente contenente collutorio non è una bottiglia per bevande in PET. La tecnologia non è in grado di fare questa distinzione. Numerosi addetti alla cernita manuale di Müller Recycling sono dipendenti di lunga data con 20 o quasi 30 anni di esperienza e la capacità di riconoscere e suddividere immediatamente bottiglie non riciclabili. Thomas Müller spiega: «La loro esperienza e rapidità nella cernita contribuiscono in maniera determinante affinché le frazioni presentino l’elevato grado di purezza richiesto oggi nel nostro settore.» Più elevato è il grado di purezza del materiale in entrata, più alto sarà il livello qualitativo del PET riciclato.

«Nonostante la tecnologia più avanzata, non riusciamo a trasformare liquame in champagne. Per noi è indispensabile che le consumatrici e i consumatori effettuino correttamente la raccolta differenziata.»

Thomas Müller

Il nuovo impianto di cernita high-tech di Müller Recycling

Nel 1992, la ditta Müller Recycling di Frauenfeld ha messo in funzione il primo impianto di cernita del PET della Svizzera, con una capacità pari a 800 tonnellate di bottiglie per bevande in PET all’anno. Due anni più tardi venivano integrati i primi moduli di cernita elettronici. Nel 2004 e nel 2015 sono stati aggiunti due nuovi impianti, con una capacità di 12’000 e 20’000 tonnellate per macchina all’anno. Attualmente, Müller Recycling AG sta costruendo un nuovo impianto high-tech per la cernita di bottiglie per bevande in PET: da gennaio 2024 l’azienda sarà il massimo punto di riferimento in termini di purezza delle frazioni.

La sfida: massimo 2 mesi di inattività

Il nuovo impianto di cernita – che va a sostituire la parte d’impianto del 2004 – verrà ricostruito da zero e sarà integrato nella struttura dell’impianto del 2015. Nell’ambito dell’ampliamento e del trasferimento di componenti non è ammessa la rimozione degli elementi sovrastanti: una sfida che rende necessario l’impiego di speciali apparecchi per il sollevamento di carichi pesanti per svolgere le operazioni di montaggio e smontaggio. Per l’economia circolare del PET in Svizzera è fondamentale che l’attività di cernita di Müller Recycling non si fermi per più di due mesi. Dato l’intervallo di tempo limitato, la conversione e la nuova costruzione coinvolgerà da 20 a 35 specialisti.

Tecnologia migliorata: più capacità, più purezza

I moduli di cernita elettronici esistenti e nuovi, basati su sensori, consentono una cernita efficiente e precisa di ulteriori frazioni di materiali. Questo fatto si traduce in un aumento della capacità produttiva e del grado di purezza e, al contempo, in una riduzione della cernita manuale. Il nuovo impianto di cernita è in grado di separare per colore e qualità ben 49 bottiglie per bevande in PET al secondo. Per la cernita automatica di vassoi termoformati in PET si avvale dell’innovativa tecnologia GAIN, che analizza dati e immagini per differenziare i materiali riciclabili da quelli non riciclabili. Questa tecnologia viene impiegata per la prima volta in Svizzera in un impianto di cernita del PET.

Prestazioni sorprendenti: 99,96 % di purezza

Separatori aeraulici, setacci supplementari e un separatore balistico modificato costituiscono i requisiti essenziali per migliorare la separazione di frazioni piatte, rotolanti e di componenti più piccole. Il nuovo impianto è capace di separare diverse frazioni in PET per il procedimento bottle-to-bottle, ma anche altre frazioni quali PET-mixed, imballaggi in cartone per bevande, metalli ferrosi ecc. L’impianto gestisce una quantità di materiale di oltre 5 tonnellate all’ora. Nel caso delle frazioni bottle-tobottle, si ottiene una purezza fino al 99,96 % grazie a 3-4 selezionatori/selezionatrici manuali nella fase di post-cernita, che fa ancora parte del processo.

 

L’intero articolo è contenuto nel PETflash n. 83.

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